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Storia del gioco “Monopoli” 💸🤑

 

Il Monopoly è il gioco più conosciuto di tutti i tempi, immancabile compagno di serate e litigate con gli amici😊 scopriamo la sua storia.

Questo gioco da tavolo è uno dei più diffusi al mondo e conta anche un altro primato, quello di aver avuto, nel corso degli anni, innumerevoli versioni a tema.

Essendo un’icona della cultura popolare, il Monopoly, negli ultimi tempi, è stato ripensato in chiave ancora più pop, andando a prendere ispirazione da film, serie tv e videogame.

  • Centosettanta milioni le copie vendute in tutto il mondo
  • Centoquattordici i paesi in cui il gioco è commercializzato
  • Tradotto in cinquanta lingue diverse.

La nascita del Monopoly, una storia al femminile

La nascita del Monopoly è abbastanza controversa.

L’origine si fa risalire al 1903, quando una donna statunitense, Elizabeth Magie, depositò il brevetto ufficiale che venne poi rinnovato negli anni Venti.

Ma il gioco firmato dalla Magie è sicuramente molto diverso rispetto a quello a cui siamo abituati oggi. 

Il nome originario era “Landlord’s Game”ovvero il gioco del proprietario terriero.

The Landlord's Game - Wikipedia

Questa prima versione del Monopoly voleva spiegare un controverso fenomeno sviluppatosi proprio nel primo decennio del Ventesimo secolo, quello del land grabbing, cioè l’appropriazione di terre in paesi in via di sviluppo. Quindi ha una connotazione del tutto differente rispetto alle moderne regole di gioco e anche rispetto alla sua ambientazione.

A ispirare il gioco furono gli ideali del georgismo, una corrente filosofica in voga all’inizio del secolo scorso, che considerava la terra come bene comune e non privato.

Secondo ideologia economica la terra doveva appartenere a tutta l’umanità, presupponendo il pagamento di una tassa unica per usufruire di essa.

Elizabeth Magie con questo gioco voleva risollevare le coscienze dei più giovani cercando di far comprendere i machiavellici inganni della società dell’epoca.

Questo gioco non ebbe molto successo e il suo utilizzo fu prettamente didattico.

In origine il gioco si chiamava Landlord’s Game, creato da Elizabeth Magie, che nel 1924 modificò le regole e la plancia per ottenere un secondo brevetto e guadagnare popolarità.

Successivamente il gioco fu conosciuto come Monopoly, venduto con il nome Finance a Electronic Laboratories, che cedette poi i diritti ad un’altra società.

Dan Layman - Monopolio delle aste - 1927

Il gioco venne rielaborato da Charles Darrow, che apportò ulteriori modifiche e ottenne un proprio brevetto, consolidando il nome Monopoly.

I diritti furono acquisiti da Parker Bros, che raccolse anche quelli di Finance e Landlord’s Game per avere il “monopolio” sul prodotto.

Una storia lunga e intricata, che cela dietro il gioco di compravendita più famoso al mondo una battaglia su diritti e origini.

Quando arriva in Italia?

Nel 1936, Monopoly approda in Italia con il nome Monopoli, pubblicato da Editrice Giochi.

In piena epoca fascista, era vietato l’uso di inglesismi, perciò vennero italianizzati sia il titolo del gioco (da “y” a “i”) sia i toponimi.

Il fascismo impose nomi che riflettessero l’ideologia dittatoriale.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Dopo la sua caduta, i nomi vennero modificati, e da allora sono rimasti pressoché invariati.

I nuovi nomi delle strade furono ideati da Emilio Cirri, ispirandosi alle vie di Milano — molte delle quali sono ancora oggi riconoscibili sulla plancia e nella città stessa.

  • Versione per bambini: Monopolino, edizione semplificata con personaggi Disney, fu pensata per rendere il gioco adatto ai più piccoli.

Un adattamento tutto italiano, modellato dalla storia e dalla cultura del tempo, che ha lasciato un’impronta unica sul celebre gioco da tavolo.

Curiosità:

  • In Italia il gioco fu chiamato Monopoli fino al 2009, quando la Hasbro ne acquisì i diritti, mantenendoli tuttora.
  • Partite lunghissime: La partita più lunga è durata 70 giorni, a causa delle regole complesse che possono allungare notevolmente il gioco.
  • Toponimi sulla plancia:
    • I nomi delle vie si ispirano a luoghi reali, TRANNE “Parco della Vittoria” che non esiste realmente.
    • Il nome della casella più costosa varia da paese a paese: “Boardwalk negli USA”, “Rue de la Paix” in Francia, “Paseo del Prado” in Spagna, “Parco della Vittoria”  in Italia.
  • Edizioni speciali:
    • Esistono quasi 300 versioni del gioco, molte dedicate a film, serie TV, videogiochi e città famose.
    • La prima edizione speciale fu dedicata a Londra.
    • Per l’80º anniversario, Hasbro creò 80 scatole con soldi veri anziché banconote finte, rese disponibili sul mercato francese.

Monopoly non è solo un gioco di compravendita, è un mondo pieno di dettagli affascinanti e per noi… è subito casa!

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