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Case di ringhiera in stile “Vecchia Milano”

 

Oggi a Milano ne esistono circa 70.000.

Uno dei quartieri più affascinanti per conoscere la realtà delle case di ringhiera è certamente quello dei Navigli.

Sono in prevalenza di colore giallo oppure rosso. La maggior parte non supera i 3 piani e si distinguono per una caratteristica principale:

il ballatoio in comune che percorre l’intero edificio e su cui si affacciano le porte di ingresso delle singole abitazioni.

  • il nome “ringhiera” deriva proprio dal parapetto in ferro del ballatoio, dove ancora oggi le famiglie, in assenza di un balcone personale, si contendono lo spazio per stendere i panni 

In origine gli appartamenti (nati nei primi anni del Novecento come residenze popolari) non disponevano di servizi igienici, ma di un piccolo bagno esterno che era collocato in fondo al ballatoio e condiviso dagli abitanti del piano.

Spesso nelle abitazioni non vi era nemmeno l’acqua corrente e il luogo di socializzazione, oltre al ballatoio, diventava l’ampio cortile comune dove le donne trovavano i lavatoi per le attività domestiche e i bambini potevano giocare liberamente al riparo dalla strada.

Le case di ringhiera oggi hanno mantenuto i caratteristici ballatoi e cortili ciottolati ma non sono più le abitazioni spartane e rustiche di una volta:

gli appartamenti sono ora forniti di bagni privati, ascensori (alcune) e delle più moderne comodità. Fortunatamente non si è estinto, però, lo spirito che animava questi luoghi.

Nonostante la ridotta privacy rispetto al classico condominio, impagabile è l’atmosfera romantica che si gode nella sua corte.

Non è raro condividere insieme al ballatoio e alla stesura dei panni lo scambio di piccole gentilezze tra i condomini dal piano, dalla cura del gatto a quelle delle piante, alla condivisione di un caffè.

Vi è venuta voglia di abitarci?

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